Il ruolo chiave dei manager nella prevenzione del burnout
Il comportamento dei manager, essendo un modello da seguire per i dipendenti, ha un ruolo nel burnout e nel suo controllo. Si pensi a un manager che lavora nei fine settimana, fino a tarda sera. I suoi collaboratori potrebbero pensare di dover fare lo stesso, anche se ciò è contrario ai valori dell'organizzazione.
Per garantire che i dipendenti operino al meglio, i datori di lavoro devono assicurarsi di disporre non solo di buone politiche e abitudini, ma anche di una serie di strumenti per supportare i dipendenti.
Questi strumenti possono variare da un programma di assistenza ai dipendenti (EAP) a corsi sulla gestione dello stress fino a incoraggiare i dipendenti a sentirsi a proprio agio nel parlare di salute mentale promuovendo una cultura che riconosca i problemi e si impegni a risolverli. In questo modo i dipendenti possono sentirsi liberi di fare scelte che bilanciano la loro vita professionale e privata senza preoccuparsi delle conseguenze che potrebbero avere sulla loro carriera.
Le politiche che limitano i rapporti di lavoro al di fuori degli orari d'ufficio (pratica diventata legge in alcuni Paesi europei), la riduzione degli straordinari e il riconoscimento del sovraccarico di lavoro come un rischio per la salute e la sicurezza, e non come una virtù, sono alcuni esempi di come le cose possono cambiare in meglio.
Fornire una serie di benefit alternativi per i dipendenti che supportino l'equilibrio tra lavoro e vita privata, come per esempio orario flessibile, app per il benessere, corsi di meditazione e molto altro, possono apportare benefici sia ai dipendenti che ai loro datori.
Ma renderli disponibile non è abbastanza, bisogna assicurarsi che i dipendenti possano accedervi e utilizzarli facilmente. Questo è fondamentale per l’adozione e per trarne beneficio.