Passare all’azione
Molto ancora abbiamo da imparare, perché alcuni pregiudizi sono radicati e addirittura inconsci, ma sentirsi in colpa non aiuta: piuttosto dobbiamo mettere a frutto questa nuova consapevolezza attraverso un’attenzione costante alla realtà che ci circonda e creare opportunità per far vivere ambienti e situazioni in cui tutti abbiano voce e possano condividere le proprie esperienze.
Il ruolo delle Risorse Umane
Durante la pandemia si è visto che molti lavori essenziali, tra cui quelli del settore sanitario e socio-assistenziale, sono in gran parte svolti dai gruppi sociali più emarginati.
Mentre i colletti bianchi hanno potuto lavorare da remoto, i lavoratori in prima linea non hanno avuto altra scelta se non continuare a viaggiare e lavorare in situazioni spesso pericolose. DPI inadeguati e licenziamenti con sostegni finanziari spesso insufficienti sono argomenti che hanno smesso presto di far notizia.
In un contesto simile, i dati in possesso delle HR sono stati fondamentali per riorganizzare gli organici, ma hanno anche evidenziato innegabili lacune nelle pari opportunità insieme ad altri fattori che hanno fatto emergere un’innegabile ingiustizia sociale. I dati ISTAT sull’occupazione in Italia mostrano che a ottobre 2021 gli occupati erano 22 milioni 985 mila con un aumento di 35mila unità su settembre e di 390mila unità su ottobre 2020. Una crescita però che si deve esclusivamente agli uomini (+36mila) mentre il dato femminile resta sostanzialmente stabile.
È dunque qui che entrano in gioco le HR, chiamate a concretizzare la filosofia dell’inclusione portandola nel quotidiano delle proprie persone. Prima di tutto, infatti, devono essere i professionisti delle Risorse Umane a chiedere alle figure manageriali di prendere posizione e dare voce a colleghi troppo spesso messi a tacere, inascoltati e ignorati.
Per fare questo le HR devono:
1. Enfatizzare l’attualità delle problematiche legate alla diversity & inclusion (D&I)
La demografia della popolazione sta cambiando e i leader aziendali devono riflettere su questa tendenza per sviluppare prodotti e servizi che assicurino che il loro business possa continuare a crescere sul mercato.
2. Riconoscere i pregiudizi
Cercare e analizzare i pregiudizi con cui si scontrano oggi i dipendenti. Organizzare percorsi di sviluppo di carriera ed eventualmente programmi di leadership per tutti, ma con un focus sulle persone meno rappresentate.
È importantissimo che il potenziale dei collaboratori sia riconosciuto: se una risorsa avvia la propria carriera presso un’azienda con una posizione entry level, sarebbe bello potesse ricoprire in futuro ruoli manageriali. Anche la mobilità interna all’azienda è importante per gli obiettivi legati all’acquisizione di talenti.
3. Far sì che tutti contino
Non solo giustizia sociale ed eguaglianza dovrebbero essere valori fondamentali per l’azienda, ma dovrebbero essere integrati nelle prestazioni e nella loro misurazione, a tutti i livelli. I percorsi di carriera dovrebbero essere valutati anche in base a obiettivi di D&I con revisioni salariali e pagamenti di bonus, determinati tanto sul raggiungimento di questi obiettivi quanto su quelli di fatturato.
4. Mettere in pratica l’inclusività
Le HR devono lavorare insieme con la dirigenza per creare un ambiente sicuro in cui tutti i dipendenti possano far sentire la propria voce ed essere ascoltati e accolti. Forum aperti e gruppi di discussione in cui le persone vengono incoraggiate a fare domande anche scomode dovrebbero essere all’ordine del giorno.
5. Enfatizzare il valore delle persone
Inclusione non significa privilegiare un gruppo demografico rispetto a un altro, ma creare un’esperienza umana e lavorativa all’insegna della collaborazione e del coinvolgimento di tutti e tutte.
6. Programmi di mentoring
I programmi di mentoring e di reverse mentoring possono accelerare i progressi di gruppi che tipicamente vengono trascurati nelle aziende. Questo può dare ai manager l’opportunità di apprendere come costruire un team che valorizzi la diversità.
D&I sono componenti critiche della cultura di un’azienda capace di crescere e, creando un ambiente costruttivo, sarà anche più facile trovare i talenti indispensabili alla crescita del business in un mondo tanto variegato.